Venerdi' 27 settembre 2013 ore 17 al San Pier Damiano
Hospital (che pare dalla denominazione più un hotel per incontri che una clinica ospedaliera; io l'ho ribattezzato il Ser
Pier Damiano Hotel) la Nostra Paola Della Comunicazione si e' esibita con
affettuosa e generosa vivacità - di fronte ad un nutrito numero di
pazienti-colleghi-recitanti o spettatori - nella sala 'ovale' del reparto
R detto dei Riaggiustiamoli.
Aveva preparato varie copie del
suo programma contenente canzoni popolari ben note a tutti ed in
particolare ai romagnoli, copie distribuite con accortezza ai pazienti più vispi e volenterosi fra i convenuti. Attorno alla lunga tavola Donna
Paola era circondata da degenti pervenuti motu proprio in
carrozzina o spinti da premurosa accompagnatrice piu' altri
arrivati con le proprie gambe con l'ausilio di appositi
supporti di sostegno (1 bastone, 2 bastoni, una gabbietta con ruotine e
persino un paziente con sostegno verticale... cui era attaccato il bottiglione
della flebo....); i maschi presenti erano 4 più l'infermiere che sostava
ripetutamente durante i passaggi nel corridoio; le Signore pazienti erano circa
una dozzina + un paio di accompagnatrici;
saletta quindi piena, posti disponibili esauriti...un successone...Paola ha
promesso un ritorno per un bis a dicembre (sotto la tavola i degenti maschi si
sono toccati.... mentre le pazienti chiarivano con discreti, contenuti
segni di corna che loro non sarebbero rimaste li' ad aspettarla;
naturalmente Paola ha precisato che non intendeva parlare di loro ma dei pazienti che avrebbe trovato degenti a dicembre. Superato l'equivoco
ha avuto inizio un'allegra e partecipata esibizione canora, alcune canzoni
interpretate meglio di altre, il tutto intervallato da barzellette - anche
audaci - recitate da vari interpreti e qui Paola l'ha fatta da padrona. Paola
ed il sottoscritto avevamo convenuto che per arrivare in tempo a prendere il
treno per Borgo avremmo dovuto uscire dalla sua camera per le 17,40 e qui ho
avuto un brivido.
Quando sono arrivato nella sua
camera (mi aveva detto che avrei trovato le sue robe/cose/oggetti
ecc. tutte contenute solo in un trolley perché Laura la sera prima aveva
portato via tutto il resto) ho scoperto che vi erano oltre al trolley stracarico fino al limite possibile:
1A) sacco medio nero tipo nettezza contenente indumenti vari
1B) borsa con le civette stracolma di oggetti vari
1C) borsa, con grazioso disegno di una margherita colorata, ma
piena fino all'orlo
1D) borsa scura contenente altre robe varie non precisate
1E) sacchetto rosso porta documenti e fogli vari
1F) la sua borsa personale (a me sembravano molto 'personali' anche tutte
le altre)
piu' 2 soprabiti e 1 scialle A
I U T O
H E L P
Mentre la performance canora si
svolgeva io, con una certa apprensione, mi domandavo come Paola
ed io avremmo potuto effettuare quello che mi sembrava piu' un trasloco che un
accompagnamento di paziente+trolley fino alla stazione. Ho coinvolto
un infermiere che si era reso ben conto del problema e mi ha dato un grosso
sacco verde brillante dove sono riuscito a concentrarvi i suddetti sacchi
1 A - 1 B - 1 C
Alle 17,35 ho guardato negli
occhi intensamente Paola per fargli capire che lo 'show cannot go
on ' tempus fugit - diamoci una mossa. Ed e' stata molto abile a
concludere in bellezza uscendo di scena fra parole di affettuosa
riconoscenza dei presenti. Dimenticavo che all'ingresso della saletta
campeggiava un poster fatto e colorato a mano su cui era indicato ' oggi alle
ore 17 la Compagnia del COCOMERO INTERNATIONAL si esibira' al San
Pier Damiano Hospital'
Mentre chiamo il taxi Paola con
calma,senza batter ciglio guardando i pacchi-borse-trolley- soprabiti dice che
non ci sono problemi, si puo' fare. Una sveglia signora, accompagnatrice abile
di paziente temporaneamente inabile, ci da' una grossa mano, anzi due e prende
trolley e saccone giallo mentre Paola ci segue direi a un passo gruccesostenuto
abbastanza spedito rispetto alla volta precedente. il carico sul taxi avviene
con le doverose attenzioni e in slow motion per ovvi motivi e durante il
tragitto fino alla stazione Paola mi tranquillizza nel dirmi che ha gia' il
biglietto del treno e che alla stazione ci sara' un addetto messo a
disposizione dalle FFSS per aiutarla a salire in vettura. Arrivati alla
stazione ed effettuato lo scarico delle masserizie, Paola usciva dal taxi con
attenti ed accorti movimenti e mentre entravamo all'interno dei locali
un addetto con giubbino fosforescente ha individuato in Paola il
soggetto della sua missione. Un cortese, ma magrolino ... ahinoi !! ..,
signore di mezz'età nord africano che oltre a rivelare invece energie
muscolari impensate era soprattutto sveglio come pochi.
Il nostro treno era annunciato
al binario 5 e i nuovi ascensori sui binari non erano ancora operativi. Cavolo!!!
Il nostro vivace nordafricano
ci dice di aspettare, ci pensa lui ,.. va a parlare con il capostazione; mentre
passano i minuti e prima che lui ritorni da noi si sente l'altoparlante
annunciare che il nostro treno per Borgo-Firenze invece che
al binario 5 arriverà' al binario 2 (e bravo il nostro amico...pero' mi
sono anche chiesto se fra tutti i vari capostazione conosciuti da Paola nelle
sue varie peregrinazioni, questo di Faenza fosse incluso nella sua lista).
Eravamo inoltre autorizzati ad
attraversare l'unico binario che ci separava dal binario 2 usando l'apposito
camminamento agevolato. Viaggiando con Paola rimane sempre il dubbio se
ci sono cose lasciate al caso, alla buona sorte, quasi per
voler conservare un certo senso di avventura oppure se
c'e' un qualunque disegno soprannaturale, ma dato per scontato, che
provvede a renderle certe scelte misteriose e improbabili, comunque
fattibili. Bo !? Magia?
Ritorna quindi a casa piena di
verve e di 'c o m u n i c a z i o n e '
E che la provvidenza umana ce la conservi come l'abbiamo trovata in questi
ultimi tempi
Saluti a tutti FFAC
Vasina.. chi era costui e la pesca al
salmone
O
Vasina fortunato
quanti pesci hai tu pescato
ma per far piena la tasca
sei dovuto andar in Alaska.
E
quei poveri salmoni
ricchi di vita e di ormoni
veloci salivan la corrente
per non cader nelle tue lenze.
La
foto ti immortala
con un pesce e non con l’ala
ma noi non ci crediamo
e alla coop ti immaginiamo.
che soppesi la tua preda
e ti immagini che noi si creda
a quel pesce gigantesco
congelato e non più fresco.
Ma
non ti preoccupare
altre cose tu sai fare
ci
rimetti tosto in gamba
femore, ginocchio e anca
ed in men che non si creda
si cammina come tu vedi
o anche meglio assai
con il pezzo che ci dai:
titanio, zinco e porcellana,
che ci rendono la fama
e la
gioia di girovagare
in città, ai monti e al mare.
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