giovedì 10 ottobre 2013

Dimissioni con brio da Sn Pier Damiano Hospital

Venerdi' 27 settembre 2013 ore 17 al San Pier Damiano Hospital (che pare dalla denominazione  più un hotel per incontri che una clinica ospedaliera; io l'ho ribattezzato il Ser Pier Damiano Hotel) la Nostra Paola Della Comunicazione si e' esibita con affettuosa e generosa vivacità  - di fronte ad un nutrito numero di pazienti-colleghi-recitanti o spettatori  - nella sala 'ovale' del reparto R detto dei Riaggiustiamoli.
    Aveva preparato varie copie del suo programma contenente canzoni popolari ben note a tutti ed in particolare ai romagnoli, copie distribuite con accortezza ai pazienti più vispi e volenterosi  fra i convenuti. Attorno alla lunga tavola Donna Paola era circondata da degenti  pervenuti motu proprio in carrozzina o  spinti da premurosa accompagnatrice piu' altri arrivati con le proprie gambe con l'ausilio di appositi supporti di sostegno (1 bastone, 2 bastoni, una gabbietta con ruotine e persino un paziente con sostegno verticale... cui era attaccato il bottiglione della flebo....);  i maschi presenti erano 4 più l'infermiere che sostava ripetutamente durante i passaggi nel corridoio; le Signore pazienti erano circa una dozzina + un paio di accompagnatrici;
saletta quindi piena, posti disponibili esauriti...un successone...Paola ha promesso un ritorno per un bis a dicembre (sotto la tavola i degenti maschi si sono toccati.... mentre le pazienti chiarivano con discreti, contenuti  segni di corna che loro non sarebbero rimaste li' ad aspettarla; naturalmente Paola ha precisato che non intendeva parlare di loro ma  dei pazienti che avrebbe trovato degenti a dicembre. Superato l'equivoco ha avuto inizio un'allegra e partecipata esibizione canora, alcune canzoni interpretate meglio di altre, il tutto intervallato da barzellette - anche audaci - recitate da vari interpreti e qui Paola l'ha fatta da padrona. Paola ed il sottoscritto avevamo convenuto che per arrivare in tempo a prendere il treno per Borgo avremmo dovuto uscire dalla sua camera per le 17,40 e qui ho avuto un brivido.
      Quando sono arrivato nella sua camera (mi aveva detto che avrei trovato le sue robe/cose/oggetti ecc. tutte contenute solo in un trolley perché Laura la sera prima aveva portato via tutto il resto) ho scoperto che vi erano oltre al trolley stracarico fino al limite possibile:
1A) sacco medio  nero tipo nettezza contenente indumenti vari
1B) borsa con le civette stracolma di oggetti vari
1C) borsa, con grazioso disegno di una margherita colorata, ma  piena fino all'orlo
1D) borsa scura contenente altre robe varie non precisate
1E) sacchetto rosso porta documenti e fogli vari
1F) la sua borsa personale (a me sembravano molto 'personali' anche tutte le altre)
   piu' 2 soprabiti e 1 scialle     A  I  U  T   O        H  E  L  P
     Mentre la performance canora si svolgeva io, con una certa apprensione,  mi domandavo come Paola ed io avremmo potuto effettuare quello che mi sembrava piu' un trasloco che un accompagnamento di paziente+trolley fino alla stazione. Ho coinvolto un infermiere che si era reso ben conto del problema e mi ha dato un grosso sacco verde brillante dove sono riuscito a concentrarvi i suddetti sacchi 1 A - 1 B - 1 C
    Alle 17,35 ho guardato negli occhi intensamente Paola per fargli capire che lo 'show cannot go on ' tempus fugit - diamoci una mossa. Ed e' stata molto abile a concludere in bellezza uscendo di scena fra parole di affettuosa riconoscenza dei presenti. Dimenticavo che all'ingresso della saletta campeggiava un poster fatto e colorato a mano su cui era indicato ' oggi alle  ore 17  la Compagnia del COCOMERO INTERNATIONAL si esibira' al San Pier Damiano Hospital' 
    Mentre chiamo il taxi Paola con calma,senza batter ciglio guardando i pacchi-borse-trolley- soprabiti dice che non ci sono problemi, si puo' fare. Una sveglia signora, accompagnatrice abile di paziente temporaneamente inabile, ci da' una grossa mano, anzi due e prende trolley e saccone giallo mentre Paola ci segue direi a un passo gruccesostenuto abbastanza spedito rispetto alla volta precedente. il carico sul taxi avviene con le doverose attenzioni e in slow motion per ovvi motivi e durante il tragitto fino alla stazione Paola mi tranquillizza nel dirmi che ha gia' il biglietto del treno e che alla stazione ci sara' un addetto messo a disposizione dalle FFSS per aiutarla a salire in vettura. Arrivati alla stazione ed effettuato lo scarico delle masserizie, Paola usciva dal taxi con attenti ed accorti movimenti e mentre entravamo all'interno dei locali
un addetto con giubbino fosforescente  ha individuato in Paola il soggetto della sua missione. Un cortese, ma magrolino ... ahinoi  !! .., signore di mezz'età nord africano che oltre a rivelare invece energie muscolari impensate era  soprattutto sveglio come pochi.
      Il nostro treno era annunciato al binario 5 e i nuovi ascensori sui binari non erano ancora operativi. Cavolo!!!
      Il nostro vivace nordafricano ci dice di aspettare, ci pensa lui ,.. va a parlare con il capostazione; mentre passano i minuti e prima che lui ritorni da noi  si sente l'altoparlante annunciare che il nostro treno per Borgo-Firenze invece che al binario 5 arriverà' al binario 2 (e bravo il nostro amico...pero' mi sono anche chiesto se fra tutti i vari capostazione conosciuti da Paola nelle sue varie peregrinazioni, questo di Faenza fosse incluso nella sua lista).
      Eravamo inoltre autorizzati ad attraversare l'unico binario che ci separava dal binario 2 usando l'apposito camminamento  agevolato. Viaggiando con Paola rimane sempre il dubbio se ci sono cose lasciate al caso, alla buona sorte, quasi per voler conservare un certo senso di avventura oppure se c'e'  un qualunque disegno soprannaturale, ma dato per scontato,  che provvede a renderle certe scelte misteriose e improbabili, comunque fattibili.   Bo !?   Magia?
     Ritorna quindi a casa piena di verve e di   'c o m u n i c a z i o n e '
E che la provvidenza umana ce la conservi come l'abbiamo trovata in questi ultimi tempi
Saluti a tutti  FFAC

Vasina.. chi era costui e la pesca al salmone 

O Vasina fortunato
    quanti pesci hai tu pescato
    ma per far piena la tasca
    sei dovuto andar in Alaska.
E quei poveri salmoni
   ricchi di vita e di ormoni
   veloci salivan la corrente
    per non cader  nelle tue lenze.
La foto ti immortala
    con un pesce e non con l’ala
    ma noi non ci crediamo
    e alla coop ti immaginiamo.
    che soppesi la tua preda
    e ti immagini che noi si creda
    a quel pesce gigantesco
    congelato e non più fresco.
Ma non ti preoccupare
    altre cose tu sai fare
     ci rimetti tosto in gamba
     femore, ginocchio e anca
     ed in men che non si creda
     si cammina come tu vedi
     o anche meglio assai
    con il pezzo che ci dai:
    titanio, zinco e porcellana,
    che ci rendono la fama
    e la gioia di girovagare

    in città, ai monti e al mare.


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